Cultura per lo sviluppo sostenibile

Il Gruppo di lavoro trasversale Cultura di ASviS ha elaborato un nuovo position paper che individua alcuni nodi prioritari per la realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030. Presentazione venerdì 10 maggio al Salone Internazionale del Libro a Torino
Panorama dall'interno di una grotta nella Murgia materana © Cai

La scienza ci dice da anni che dobbiamo cambiare paradigma. L’evidenza ci mostra l’urgenza di un cambiamento nei comportamenti e negli atteggiamenti. La complessità delle alternative di cambiamento richiede una visione sistemica che spesso non riusciamo ad avere. Per progettare il futuro dobbiamo immaginarlo, senza assuefarci a una cronaca di distruzione e violenza. In quest’ottica, il lavoro delle organizzazioni culturali è fondamentale se si vuole realizzare lo sviluppo sostenibile a livello locale e nazionale.

Ne è convinto il Gruppo di lavoro trasversale Cultura dell’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), che ha elaborato un position paper “Organizzazione culturali e sviluppo sostenibile: le urgenze da affrontare”
In questo tavolo di lavoro “siede” anche il Club alpino italiano, rappresentato da Filippo Di Donato.

La copertina del nuovo position paper ASviS

Il position paper individua alcuni nodi prioritari che devono essere affrontati per permettere la realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030 e per confutare alcuni stereotipi associati ai mondi della cultura che nascondono il peso e l’importanza delle organizzazioni culturali. Le “urgenze da affrontare” citate nel titolo del documento sono di tipo ambientale, economico e sociale.

Il documento sarà presentato dal Gruppo a Torino venerdì 10 maggio alle 10:30, nella cornice del Salone Internazionale del Libro, in occasione dell'evento “Il posto della cultura: un gioco di sguardi”. I relatori rifletteranno su alcuni degli stereotipi citati sopra per evidenziare l'importanza dell’azione dei mondi della cultura come lievito per l’attuazione di un modello di sviluppo sostenibile.

«Abbiamo affidato ad alcuni operatori il compito di rappresentare come i settori culturali interpretano gli obiettivi di sviluppo sostenibile e fanno leva sulla partecipazione per orientare lo sguardo, attivare conoscenza e modificare i nostri comportamenti, così costruire nuovi scenari e una nuova visione di futuro», si legge nella nota del Gruppo di lavoro Cultura ASviS.

Presentazioni di libri per ragazzi organizzate dal Cai al Trento film Festival © Cai