Fuochi nella notte: i falò sulle Alpi

Il 9 agosto, lungo la via Alpina, risplenderanno falò notturni per festeggiare i 25 anni del sentiero, ma anche per testimoniare interesse e impegno verso il turismo sostenibile e la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico delle Alpi. Cipra promuove l'iniziativa sui propri canali online ed è ancora possibile presentare il proprio evento da sponsorizzare
Falò del 20211 sul Niederbauen sopra Emmetten, nel Canton Nidvaldo © Pro Alps, Facebook

Fiamme incandescenti che avvolgeranno e strepiteranno nel cielo delle Alpi: i falò, promossi da CIPRA (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi), torneranno ad illuminare la notte alpina il 9 agosto, per testimoniare l'impegno verso la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale della regione. 

L'evento di quest'anno è dedicato alla via Alpina, che compie 25 anni. 

 

Organizzazione dei falò

Il CIPRA fornisce materiali ed informazioni sulla via Alpina a chiunque voglia organizzare un falò, e promuoverà l'iniziativa sui propri canali ufficiali e social, nonché sul sito ufficiale della via Alpina. 

Le iniziative promosse possono non avere un collegamento diretto con la via Alpina, ed essere organizzati in luoghi diversi da quelli compresi nel sentiero. L'obiettivo di questi progetti è lanciare un segnale: per il futuro della via Alpina, per promuovere un turismo sostenibile, ma anche per esporsi su tematiche come il cambiamento climatico, il ritiro dei ghiacciai e altri eventi estremi che si stanno abbattendo sulle regioni montane e non solo, generando conseguenze sia sulle condizioni di vita delle persone sia sul paesaggio.

Immagini del falò del 2023 a Brunnen, in Svizzera © Pro Alps, Facebook

Appuntamenti da segnare in agenda

A oggi sono tre i falò già organizzati:

  • Falò nelle Alpi 2025 sul passo del San Gottardo, su iniziativa di Pro Alps. L'associazione ha organizzato un falò in questo luogo già nel 2003 e nel 2015 per opporsi alla costruzione della seconda galleria del San Gottardo. Oggi, il destino del passo è di nuovo oggetto di discussioni per ampliarne la sua capacità. Pro Alps vuole battersi per proteggere il territorio delle Alpi affinché ciò non accada. Il falò verrà fatto la notte, con qualsiasi condizione meteorologica. Nella giornata del 9 l'associazione ha organizzato un'escursione da Hospental al Passo del San Gottardo, al termine della quale ci sarà un aperitivo e poi la cena. Alle 20.30 si inizierà ad accendere il fuoco. Per partecipare, occorre registrarsi entro il 13 luglio;
  • Falò Spitzegel, su iniziativa di Alpenverein Hermagor, in Austria. È necessario registrarsi almeno 3 giorni prima dell'evento;
  • Falò per le vacche con le corna, su iniziativa di Armin Capaul e famiglia, che vogliono sensibilizzare sull'estinzione di questi animali. 

Per organizzare un evento, bisogna compilare il form sulla pagina dedicata del sito CIPRA.

Falò delle Alpi a Mürren, nel Canton Berna, nel 2019 © Pro Alps, Facebook

I falò sulle Alpi

I falò sulle Alpi sono una tradizione. Cipra li promuove dal 1998, ma vengono organizzati anche in altri momenti dell'estate.

Ad esempio, durante il solstizio d'estate. Questi ultimi, nel 2010, sono stati riconosciuti come patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO. I primi sono stati fatti nel medioevo, e vengono organizzati per celebrare il momento in cui il giorno più lungo dell'anno incontra la notte più corta. 

 

La via Alpina

La via Alpina compie 25 anni quest'anno: è un sentiero escursionistico di 2000 chilometri che collega gli 8 paesi attraversati dalle Alpi, dove si può incontrare una grande varietà di flora e fauna, e dove vivono circa 14 milioni di abitanti, ognuno con tradizioni, lingue e culture diverse. 

Falò del 2022, in località di Brambrüesch, sopra Coira, nel Canton Grigioni © Pro Alps, Facebook

La via consta di 116 tappe che accompagnano l'escursionista da Trieste a Monaco, in un sentiero che collega il Mar Mediterraneo con le montagne fino a oltre 3000 metri di altitudine.

È un progetto europeo, cui collaborano attori pubblici e privati dei paesi alpini. L'obiettivo è creare un turismo sostenibile, dando agli escursionisti la possibilità di entrare in contatto con le tradizioni, le lingue e i paesaggi locali lungo tutto il tracciato.