Nasce la rete dei Festival Italiani di Musica in Montagna

Ne fanno parte I Suoni delle Dolomiti, Musica sulle Apuane, MusicaStelle Outdoor, Paesaggi Sonori, RisorgiMarche, Suoni Controvento, Suoni della Murgia e Time in Jazz. Caratteristica comune è il fare musica in luoghi naturali senza strutture impattanti e con il controllo della pressione sonora
Perseguire con ancora più incisività un percorso all'insegna dell'educazione ambientale attraverso la musica, considerata come un mezzo e non come un fine. È questo l'obiettivo della neonata rete dei Festival Italiani di Musica in Montagna, alla quale hanno aderito I Suoni delle Dolomiti (Trentino), Musica sulle Apuane (Toscana), MusicaStelle Outdoor (Valle d’Aosta), Paesaggi Sonori (Abruzzo), RisorgiMarche (Marche), Suoni Controvento (Umbria), Suoni della Murgia (Puglia) e Time in Jazz (Sardegna). Caratteristica comune di queste manifestazioni, si legge in una nota, è
«la proposta praticata da diversi anni di un modello di turismo ad economia circolare in luoghi naturali, non antropizzati, con il paesaggio inteso come elemento peculiare ed imprescindibile di ogni singola proposta culturale».

Spettacolo come momento culminante di una giornata trascorsa nella natura

Sono appuntamenti dove lo spettacolo rappresenta il momento culminante di una giornata composta da molto altro: il cammino, la natura, il silenzio, lo stare insieme. I concerti si svolgono in spazi aperti, sicuri e non delimitati, senza l'utilizzo di strutture impattanti per l’ambiente (palcoscenici, torri layer, carichi sospesi, sedie) e con il controllo della pressione sonora e dell’amplificazione.
«La buona riuscita dei festival in montagna – continua la nota - è dovuta in gran parte al rapporto con il proprio pubblico, che viene introdotto alle buone pratiche e fatto partecipe della propria responsabilità sociale nei confronti dell’ecosistema e dell’ambiente. Lasciare i luoghi degli spettacoli puliti come, se non più di prima, è una priorità oltre che motivo di orgoglio per il più che positivo approccio riscontrato in ogni situazione proposta».
Pubblico Musica Apuane
Il pubblico al Bivacco Aronte (Musica sulle Apuane 2018) © Musica sulle Apuane

Visibilità e indotto economico per le location dei concerti

Sono esperienze che intendono alimentare
«una visibilità significativa (ed un altrettanto importante indotto economico) nei confronti di luoghi e comunità che custodiscono un bagaglio storico, naturale ed artistico di altissimo profilo».
L’auspicio da parte dei protagonisti dei Festival Italiani di Musica in Montagna è che questo approccio innovativo, sicuro e sostenibile possa essere contemplato e considerato a livello legislativo, anche relativamente alle norme di sicurezza anti Covid e della Safety&Security.
«Questi eventi necessitano di riflessioni ed interventi urgenti e differenti rispetto ai tradizionali luoghi di spettacoli dal vivo all’aperto, pena un grave pregiudizio per l’organizzazione e l’esistenza delle stesse manifestazioni dislocate in aree montuose».