Il Presidente generale del Cai Antonio Montani, accompagnato dal Presidente del Cai Emilia-Romagna Massimo Bizzarri, si è recato lo scorso 2 giugno in Romagna, per portare la vicinanza dell'intero corpo sociale alle Sezioni e ai soci dei territori colpiti dalle alluvioni e per fare il punto sui danni che acqua, fango e frane hanno arrecato alla rete sentieristica e alle conseguenti azioni da intraprendere.
Dopo una prima tappa a Sant'Agata sul Santerno, nel punto dove il fiume ha rotto gli argini, Montani e Bizzarri si sono recati nelle sedi delle Sezioni di Lugo, Faenza e Cesena, dove hanno scambiato idee e informazioni con i rispettibi soci e presidenti sezionali, ai quali si sono aggiunti i presidenti delle Sezioni di Imola, Ravenna, Forlì, Modena e Rimini.
«Sono qui per portare la vicinanza di tutto il corpo sociale alle aree alluvionate, ma anche per progettare i lavori per ripartire», ha affermato il Presidente generale Antonio Montani. «C'è una rete sentieristica da verificare e riprogettare, la situazione è drammatica sotto questo punto di vista. Nonostante tutto, ho trovato uno spirito molto forte, persone che hanno voglia di lavorare e darsi da fare. La vicinanza del Cai tutto è sentita ed è un primo passo per ripartire».
La Sede centrale del Cai stanzierà un importante contributo a favore del Gruppo regionale Emilia-Romagna, che dovrà essere utilizzato per una rapida e precisa rilevazione dello stato attuale della sentieristica e degli interventi di ripristino necessari. Tutto questo per permettere al Cai centrale di potersi relazionare proficuamente con le sedi governative e chiedere il supporto della mano pubblica per ripristinare il territorio anche per quanto riguarda i sentieri. Questi ultimi rappresentano infatti un potenziale veicolo di ricchezza, turismo e quindi sviluppo e visibilità.
«I fondi saranno distribuiti in base ai vari progetti e necessità che le Sezioni coinvolte metteranno in essere. Come riferito e ben chiarito venerdì scorso, intendo ascoltare quanto da questi territori emerge ed appoggiare, insieme alla Sede centrale, le relative soluzioni», afferma il presidente del Cai Emilia-Romagna Massimo Bizzarri. «Un grazie, per concludere, al nostro Presidente generale Montani che, in punta di piedi (ma con effetti importanti), ha voluto essere parte attiva per portarci solidarietà e vicinanza, personalmente e da parte degli oltre trecentoventimila socie e soci, con un bagaglio culturale di 160 anni. Ancora una volta il Cai ha dimostrato di essere fonte di solidarietà infinita, morale, psicologica, logistica, umana, diretta ed anche economica».