di Marco Figliolia - Cai Giovani Campania
Alle ore 12:30 di domenica 30 giugno 2024 si chiudeva con i saluti istituzionali il secondo Camp Giovani Cai del Sud Italia, quest’anno ospitato in Campania presso il comune di Volturara Irpina (AV). L’ atteso evento, organizzato grazie alla fattiva collaborazione dei referenti dei gruppi giovani delle sezioni campane del Club Alpino Italiano e al fondamentale patrocinio del Gruppo Regionale, è caduto a poco meno di un anno dal primo Camp del Sud Italia tenutosi in Basilicata sul monte Volturino, facendo registrare ancora una volta un’ampia e variegata partecipazione: dal 27 al 30 giugno 55 soci del Cai di età comprese tra i 17 e i 39 anni e provenienti da diverse regioni italiane si sono accampati con le proprie tende ai piedi del monte Terminio nell’area campeggio “Valle del Drago” per continuare a tessere e consolidare legami e riflettere insieme sull’esperienza del Gruppo Giovani, giunto al suo secondo anno di vita.
Il fitto programma del Camp appena concluso alternava attività in ambiente, momenti conviviali e di socializzazione, approfondimenti a carattere scientifico e riflessioni condivise.
Il primo giorno, dopo aver completato nel pomeriggio l’allestimento del campo, i partecipanti sono stati coinvolti in alcune attività di conoscenza reciproca, che hanno permesso di “rompere il ghiaccio” alle molte persone che erano al primo incontro, rendendo così ancor più inclusiva e interattiva la “cena comunitaria” che poi è seguita, la cui peculiarità consisteva nel fatto che il buffet è stato preparato grazie ai cibi e alle bevande che ciascun partecipante aveva portato (in buona parte prodotti tipici del proprio territorio) per condividerli con gli altri.
Il sabato mattina è stata la volta delle attività in ambiente: escursioni, ma anche ferrate e arrampicata in falesia a Volturara o nel vicino comune di Caposele (queste ultime due attività sono state svolte in autonomia dai partecipanti).
Per quanto riguarda le escursioni, curate e dirette da membri dei Gruppi Giovani della Campania, sono stati proposti due itinerari per cercare di soddisfare diversi gusti ed esigenze: uno più impegnativo (difficoltà EE, anello di 17 km di lunghezza e quasi 1300 m di dislivello) che dalla Piana del Dragone (area di campeggio), seguendo il suggestivo “sentiero di Annibale” prima e successivamente il Sentiero Italia, conduceva alla panoramica vetta del Terminio (1806 m s.l.m.), probabilmente il monte più iconico del gruppo dei Picentini, e un altro più fresco e rilassante, il classico “sentiero dello Scorzella” (difficoltà E, percorso AR di circa 10 km di lunghezza e 500 m di dislivello), che parte da località Varo della Spina nel comune di Montella (AV) e segue da vicino (previsti anche alcuni guadi) il corso del torrente Scorzella, importante affluente del fiume Calore irpino, fino ad arrivare alla caratteristica cascata omonima. Le due escursioni insieme compendiano bene gli aspetti salienti dei monti Picentini: la generosa disponibilità di acqua (le sorgenti ubicate nei Picentini servono i principali acquedotti di Campania, Puglia e Basilicata) e la rigogliosa copertura boschiva, interrotta talvolta da erti crinali, non di rado impervi e piacevolmente selvaggi.
Al termine delle attività, tornati alla base e dopo un meritato (breve) ristoro, è giunto il momento di due spazi di approfondimento.
Il primo intervento è stato a cura del Prof. Vincenzo Capozzi, meteorolgo e ricercatore presso l'Università Parthenope di Napoli, che con un’avvincente presentazione ha illustrato ai giovani del Camp le evidenze del cambiamento climatico tramite i dati storici raccolti dall’Osservatorio irpino di Montevergine, mettendo in guardia tanto dal sensazionalismo giornalistico in materia di meteo e clima quanto dallo strisciante negazionismo climatico. Ne è seguito un interessante e vivace dibattito di circa 30 minuti, un momento di informazione e genuino confronto come raramente purtroppo avviene.
Il secondo intervento è stato ad opera di due attiviste della sezione Valle dell’Irno di Legambiente, le quali hanno proposto delle attività di laboratorio e riflessione per la costruzione di un lessico condiviso su temi cari anche al Cai: la natura, gli ambienti montani, la tutela, la sostenibilità, il significato di “giovani”. Molto bella e corroborante la convergenza che è emersa dalla condivisione delle proposte dei vari gruppi di lavoro, nonché tra i giovani soci del Cai e le ragazze di Legambiente: pensieri pensati, spesso accompagnati da una sana intransigenza e a volte ben affilati, ma mai banali e spogli di ogni traccia di retorica.
Dopo l’approfondimento è arrivato di nuovo il momento della tanto attesa cena, preparata ancora una volta dai referenti giovani campani e loro collaboratori, i quali hanno potuto beneficiare del budget generosamente stanziato dal Gruppo Regionale Campania (col quale sono state fornite ai partecipanti anche le colazioni per i giorni di permanenza al CAMP): salsicce e verdure alla griglia e il tipico provolone “impiccato” non potevano mancare, tra le altre cose.
Da segnalare anche il supporto offerto da alcuni soci storici “senior” del Cai Salerno, che hanno collaborato attivamente alla preparazione delle pietanze e si sono amenamente fusi col resto dei partecipanti in un’unica grande festa, quasi a testimoniare, come già rimarcato in precedenza nei laboratori, che la giovinezza in realtà ha ben poco a che fare con l’età anagrafica.
Ad accompagnare il convivio, oltre a un (bel) po’ di vino paesano, c’erano le note e la voce di una giovane cantautrice locale, e poi balli fino a tarda notte.
La mattina del giorno seguente è arrivato il momento di smontare il campo base dopo l’ultima prima colazione al Camp e, per chi voleva, c’era anche la possibilità di una breve visita al vicino inghiottitoio naturale noto come “Bocca del Dragone”, evento promosso da alcuni volontari della Pro Loco di Volturara.
E’ arrivato dunque il momento dei saluti, quelli tra nuovi e vecchi amici che si dicono arrivederci augurandosi “buon cammino”, ma anche i saluti di chiusura da parte del coordinatore nazionale giovani Stefano Morcelli, del referente regionale Giovani Campania, Carmine Nobile, della presidente del GR Campania Francesca Bellucci e del presidente Otto Ag Campania Ciro Nobile: tutti estremamente determinati a far crescere i giovani nel Cai, che soprattutto nelle sezioni del Sud Italia sono ancora troppo marginali e deresponsabilizzati. E’ stata questa anche l’occasione per il passaggio del testimone: come da rituale ormai consolidato il lungo striscione magenta del Cai Giovani Sud Italia viene consegnato dagli organizzatori locali uscenti nelle mani dei referenti pugliesi. Saranno loro ad ospitare nell’anno che verrà il terzo Camp Giovani del Sud Italia per condividere tutti insieme i prossimi passi di questa splendida avventura.