di Francesca D’Alberto - Cai Penne – Referente regionale Cai Giovani Abruzzo
Con il patrocinio del Cai Abruzzo, la piccola sezione Valle Roveto (che si prende cura del patrimonio paesaggistico della poco conosciuta Valle Roveto) ha organizzato, dal 14 al 16 giugno scorsi, il 2° Camp regionale dei giovani soci Cai abruzzesi.
La sezione è guidata da Lucia Mastropietro, giovane intraprendente presidente, che, con il supporto dei giovani soci del Gruppo giovani MarsiCai, la sezione di Avezzano e la referente dei gruppi giovani Abruzzo Francesca D'Alberto, ha fortemente voluto questo evento nel suo territorio, precisamente nel comune di Civita d’Antino, che non arriva nemmeno a 1000 abitanti.
Perché? Quale voleva essere lo scopo?
1) sensibilizzare i giovani allo spopolamento delle aree interne (tema molto caro al club alpino italiano), coinvolgendo anche il sindaco del paese Sara Cicchinelli che ci ha davvero accolti a braccia aperte;
2) conoscersi, farsi conoscere ma soprattutto vivere l'emozione di frequentare e vivere luoghi diversi facendosi guidare dai giovani di quel territorio condividendo esperienze insieme a tanti giovani abruzzesi;
3) creare rete tra i ragazzi con attività base che permettessero a tutti i soci di partecipare;
4) supportare e sensibilizzare i ragazzi verso l’associazione Admo, della quale la sezione di Valle Roveto è forte sostenitrice per la solidarietà verso un loro caro socio.
Questo camp ha davvero raccontato la storia di questa sezione e il loro modo di vivere la montagna: una condivisione che, dando merito alla cooperazione di tanti, ci ha fatto Vivere appieno la Valle Roveto.
E ora lo racconto a voi!
Il venerdì pomeriggio i partecipanti sono partiti per un trekking con zaino e tenda in spalla alla volta del Rifugio D'Abate, a quota 1535m (di cui ha cura la sezione Velle Roveto), dal borgo di Civita d'Antino. Arrivati in rifugio c'è stato un ristoro comunitario e a seguire, Franco Salvati (presidente Sezione Cai Avezzano), ha guidato i giovani escursionisti ad un'osservazione astronomica.
Dopo la notte al rifugio, zaino in spalla per riscendere giù al paese.
Alle 11 del sabato ci ha accolti, nella sala del museo Antinum, il sindaco di Civita d’Antino Sara Cicchinelli, che ci ha dato il benvenuto e ci ha ringraziato della nostra presenza presentandoci il territorio che stavamo vivendo.
Nel primo pomeriggio, dopo un’accurata presentazione a cura dei volontari della Riserva Regionale, è seguita un'escursione alla cascata di Zompo Lo Schioppo.
Nel tardo pomeriggio abbiamo scalato in falesia con la Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “La rosa dei venti”. Per molti è stata la prima volta: la loro preziosa guida ha permesso a tutti di provare ad arrampicare in sicurezza.
Cena poi nel paese, offerta dalla Proloco di Civita, e allietata da un gruppo locale che ci ha fatto cantare e ballare in pieno stile abruzzese.
Nello spiazzo del belvedere del paese, la sera del sabato abbiamo piantato le nostre tende nella zona che il sindaco aveva predisposto per noi, permettendoci persino di usufruire dei bagni del Museo adiacente: la ringraziamo di nuovo tantissimo perché una simile accoglienza è data solo da un buon cuore e dalla voglia di mostrare l'ospitalità di un paese. Anche questa esperienza della notte in tenda è stata per qualche socio la prima volta!
Nella prima mattina della domenica i vari soci si sono divisi tra arrampicata in falesia (sotto la guida della scuola) e l’escursione alla grotta di Sant'Angelo, ai confini con il Lazio.
Ritornati poi tutti in paese, alle 11:30 è seguito l’intervento del Cnsas stazione di Avezzano, a cura del capostazione Fabio Manzocchi e di Luigi Bianchi, che ci hanno fatto una lezione sulla chiamata di soccorso e sulle modalità di intervento del Soccorso Alpino. Lezione molto apprezzata da noi giovani soci, seguita anche dal nostro presidente Regionale Francesco Sulpizio (che dà a noi giovani un supporto pazzesco) che ci ha fatto compagnia.
Dopo il pranzo, che ci è stato nuovamente offerto, ogni giovane è tornato nel suo angolo d’Abruzzo riportando con sè i ricordi della Valle Roveto!
Con noi ha vissuto l’evento anche il coordinatore nazionale Stefano Morcelli, venuto direttamente dalla Valtellina. Questo evento potrà essere ricordato nelle sezioni abruzzesi di Atessa, Avezzano, Chieti, L'Aquila, Penne, Pescara, Sulmona, Valle Roveto.
Poche (considerando le 24 sezioni + 7 sottosezioni abruzzesidislocate tra cielo e mare) ma buone!!!
Il Camp vuole essere l’espressione di collaborazione e cooperazione tra Gruppo Giovane e Sezione.
La nostra speranza più grande è che ogni anno a partire da questo, una sezione accompagni e supporti il proprio Gruppo giovane all'organizzazione del Camp e che lo stesso Gruppo Giovane mostri e racconti fieramente il proprio territorio. Questo inevitabilmente rafforzerà il legame tra una generazione e l’altra e permetterà di mandare avanti l’identità di una sezione.
Identità che contraddistingue e rende unica ogni sezione Cai.
Raccontatevi e fatevi raccontare: raccontate ciò che mandate avanti nei vostri territori con impegno e passione.
Vi state chiedendo come?!? Chiedetelo a noi giovani!