Cai Giovani alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Gruppo di Lavoro Giovani
Foto di gruppo del Cai Giovani a Paestum (SA) © Gdl Giovani Cai

Il 4 novembre si è tenuto a Paestum l’evento “Turismo sostenibile: dal Manifesto Next Generation You alla BMTA”, organizzato dall’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco e inserito nella più ampia cornice della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Impostato come condivisione di buone pratiche di turismo sostenibile e rigenerativo, l’evento ha visto la partecipazione del Club alpino italiano ed in particolare del Gruppo di lavoro Cai Giovani, con Veronica Vismara in quanto referente presso il tavolo di lavoro “Organizzazioni Giovanili” in ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile). Insieme a lei erano presenti la Referente del Tavolo Socializzazione, Lorenza Quintaluce, il Referente del Tavolo Cultura, Giovanni Berti e il Referente per la Regione Campania, Carmine Nobile.

Il turismo sostenibile rappresenta uno scenario tematico fondamentale per il lavoro del Club alpino italiano, a partire dalla sua declinazione presente nel Nuovo Bidecalogo – Linee di indirizzo e autoregolamentazione del Cai in materia di ambiente e tutela del paesaggio. Al punto 4 (Turismo in montagna), in particolare, viene sottolineata la fondamentale differenza tra turismo sostenibile e la costruzione di infrastrutture per il turismo di massa, le quali decretano un pericoloso livello di consumo dei territori e dei monumenti che ne fanno parte. Tra questi, ricoprono particolare rilevanza per il contesto di Paestum i geoparchi e le riserve biosfera MAB dell’UNESCO, ricordate anche nel corso della conferenza come capitale naturale da conoscere e difendere all’interno dell’attività del Sodalizio.

Ma il turismo torna nuovamente anche tra le tematiche del 101⁰ Congresso nazionale del Cai e in particolare nel contesto del Tavolo 2 - Il Cai, la frequentazione responsabile della Montagna, i nuovi comportamenti consapevoli, dove il concetto di responsabilità individuale e di imposizione di limiti per la tutela dell’ambiente ottiene una posizione di rilievo nel re-immaginare il proprio rapporto con i territori montani.

L'intervento di Veronica Vismara © Gdl Giovani del Cai

Se il Club alpino italiano può dunque vantare numerose buone pratiche di sviluppo turistico sostenibile, come il Sentiero Italia Cai o i fondi dedicati per le scuole, il confronto con gli altri panelist ha confermato la necessità di creare una rete di attori che sia in grado di trasformare queste pratiche in cambiamento sistemico. Sicuramente, la rinnovata collaborazione con Aigu si inserisce in questo contesto, così come la Bmta: i monumenti e i siti archeologici possono interagire con l’ambiente naturale e la creazione di percorsi e cammini possono risaltarne il valore culturale e di esplorazione.

Il turismo sostenibile rientra dunque non sono nella lavoro del Sodalizio, ma in una più complessa e articolata gestione nazionale ed europea, a partire dal Piano Strategico del Turismo 2023 (Consiglio dei Ministri) per arrivare al Strategia europea per il turismo sostenibile (Parlamento europeo – 2021), che mette al centro l’ambiente e l’innovazione. 

Allontanandoci dunque da flussi turistici caratterizzati da una forte concentrazione locale e temporale, il Club alpino italiano fa da portavoce degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica) e 12 (Consumo e produzione responsabili) dove il turismo è inteso in termini di creazione di posti di lavoro e promozione della cultura e dei prodotti locali (elementi che ritroviamo proprio nel Nuovo Bidecalogo).

L’immaginario delle Alpi e degli Appennini come parco giochi e superamento dei limiti umani deve quindi lasciare nuovo spazio all’esplorazione e all’immersione nella natura, disarticolando la contraddizione tra ibridazione e distanza dai centri urbani e creando un nuovo modello di fruizione del capitale naturale e culturale che li veda parte di un unico orizzonte di difesa e lascito alle future generazioni.

Per il Coordinatore del Gruppo Giovani, Stefano Morcelli: 

«L'invito alla partecipazione a questo nuovo incontro organizzato da Aigu rappresenta per il Cai un tassello prezioso nella costruzione di un rapporto di collaborazione, che si ritiene molto importante, con la realtà di questa associazione con cui si condividono molti valori e obiettivi, oltre a dare dimostrazione alle cittadine e ai cittadini delle nostre iniziative in linea con l'impegno assunto attravero la partecipazione ad ASviS.  Nei prossimi mesi verrà valutata la possibilità di stringere un accordo più preciso e che possa portare ad altre forme proficue di iniziative, nel frattempo ringraziamo sinceramente il Presidente e il Coordinamento Nazionale dell'Associazione Italiana Giovani per l'Unesco per averci dato una splendida opportunità di partecipare e rappresentare i territori montani».

L'articolo è stato scritto da Veronica Vismara, Referente tavolo “Organizzazioni Giovanili” in ASviS per il Cai