Foresta © PixabayQuando pensiamo all’anidride carbonica (CO₂), la colleghiamo subito a qualcosa di negativo: un gas serra che contribuisce al riscaldamento globale. Ma c’è anche un altro lato della medaglia, meno noto ma scientificamente confermato: l’aumento della CO₂ atmosferica può anche stimolare la crescita delle piante, grazie a un fenomeno chiamato effetto fertilizzazione da CO₂. L'aumento dei gas serra, in particolare, sta stimolando questo fenomeno con un marcato aumento della fotosintesi da parte delle piante. A confermarlo è uno studio pubblicato su Nature Climate Change.
Che cos’è l’effetto fertilizzazione da CO₂?
In parole semplici, la CO₂ è il “carburante” della fotosintesi, il processo con cui le piante assorbono anidride carbonica e acqua per produrre zuccheri e ossigeno, usando la luce solare. Se nell’atmosfera c’è più CO₂, le piante possono svolgere la fotosintesi in modo più efficiente e quindi crescere di più. Questo si traduce in una maggiore produzione di biomassa vegetale e, cosa importantissima, in un maggiore assorbimento di carbonio dall’atmosfera.
Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Nature Climate Change ha analizzato dati globali degli ultimi vent’anni e ha confermato che circa il 44% dell’aumento della fotosintesi terrestre è stato proprio dovuto a questo effetto fertilizzante della CO₂. Un numero davvero significativo, che indica quanto le piante stiano rispondendo all’aumento dei gas serra.
Secondo i ricercatori, se le condizioni attuali continueranno, entro il 2050 le foreste del pianeta potrebbero assorbire circa 0,28 miliardi di tonnellate di carbonio in più ogni anno. È una quantità importante, che potrebbe contribuire a rallentare l’accumulo di CO₂ in atmosfera, attenuando in parte l’intensità del cambiamento climatico.
Anche il riscaldamento rallenta (un po’)
Un altro studio, pubblicato su Nature Communications, ha messo in luce un secondo fattore interessante: negli ultimi anni, il riscaldamento delle superfici terrestri è leggermente rallentato, e questo ha contribuito a ridurre la velocità con cui i suoli rilasciano carbonio nell’atmosfera. Il risultato? Un assorbimento netto maggiore da parte degli ecosistemi terrestri, cioè un ulteriore freno all’accumulo di CO₂.
Ci sono dei limiti
Attenzione, però: non bisogna pensare che questo effetto possa “salvarci” dal cambiamento climatico. Ci sono diversi fattori che possono ridurre o limitare nel tempo l’effetto fertilizzante:
Le piante hanno bisogno anche di nutrienti come azoto e fosforo per crescere. Se mancano, l’aumento di CO₂ serve a poco.
In molte zone del Pianeta, la disponibilità di acqua sta diminuendo: siccità e ondate di calore potrebbero limitare la fotosintesi.
Con il tempo, le piante si adattano e l’effetto iniziale della CO₂ potrebbe ridursi.
Infine, l’aumento delle temperature potrebbe stimolare la respirazione del suolo, cioè il rilascio di CO₂ da parte dei microrganismi, annullando parte del beneficio.
Quindi, l’effetto fertilizzazione da CO₂ è reale e dimostrato: le piante oggi assorbono più carbonio anche grazie all’aumento della CO₂ atmosferica, e questo ha rallentato leggermente l’accumulo di gas serra. È una buona notizia, ma non sufficiente da sola per contrastare il riscaldamento globale. È come un freno che funziona, ma non abbastanza per fermare il treno.