Gli Igrofori, estremi colonizzatori dei boschi tra autunno e inverno

Hygrophorus penarius, fungo tardo autunnale

Tra gli ultimi funghi ad abbandonare i boschi a chiusura della stagione autunnale, e prima di quei pochi più tipici del pieno inverno, vi sono certamente gli Igrofori; è il genere che ancora più diffusamente si può ritrovare nei boschi, non solo quelli mediterranei, ma  anche quelli un po’ più tiepidi del nord Italia appenninico e dei primi contrafforti del sud alpino. Alcune specie di funghi di questo genere possono arrivare ad avere anche una certa carnosità e sono poi quelle specie che in varie zone d'Italia, soprattutto mediterranea, sono ricercati ed apprezzati

 

Legati principalmente all'ambiente dei boschi di quercia, questi funghi potranno essere incontrati nei prossimi giorni anche da chi magari, approfittando delle feste, opterà per qualche trekking in zone boscose prossime alle coste.

Tra le specie più comuni Hygrophorus russola e Hygrophorus penarius, conosciuti localmente come lardaioli o grassuoli per una delle caratteristiche tipiche di questo genere che è quella di avere le lamelle (che sono ospitate nella parte sottostante del cappello) tipicamente lardose, da sembrare quasi unte. Il penarius si distingue poi per una taglia piuttosto consistente, il colore bianco e un odore tipico di latte scaldato. Hygrophorus russola invece ha un prevalente colore vinaccia.

 

Entrambi hanno crescita gregaria, quindi se se ne trova uno, è molto comune poterne trovare in una piccola area un certo numero. Chi li raccoglie (ma è una tradizione che si sta sempre più perdendo) li apprezza molto sott'olio per la loro consistenza cerosa e abbastanza tenace; un aspetto negativo è che nonostante la stagione di crescita molto tardiva in cui crescono, spesso questi funghi vengono attaccati dalle larve. 

Fa poi riflettere il fatto che i boschi del Nord Italia che in questo periodo 30 o 40 anni fa erano già ricoperti dalla neve, oggi ancora ospitino funghi tardo autunnali, ma questo purtroppo è un altro problema.

 

Come per tutti i funghi, se vi avventuraste nei boschi alla loro ricerca, non improvvisatevi e affidatevi per sicurezza a micologi o ai centri di controllo micologico presenti sul territorio.