La Gallinola (1923 m), Punta Giulia (1917 m)

A cavallo tra il Molise e la Campania su una cresta molto panoramica.
Salendo sulla Gallinola, vista del Monte Miletto © Giuseppe Albrizio

La Gallinola, quota 1923 m, è la terza vetta del Massiccio del Matese e si trova in Molise, tra i comuni di Bojano e San Paolo Matese (Provincia Campobasso), mentre la sua anticima Ovest, Punta Giulia (1917 m), si trova in Campania, comune di San Gregorio Matese (Provincia di Caserta). Quindi la cima più alta della Campania non è il Monte Cervati (1898 m), come tanti pensano, che si trova nel Cilento in provincia di Salerno, ma è la Punta Giulia. A testimone di quanto scritto il 6 Ottobre del 2013 fu apposto un disco metallico con le coordinate topografiche e le direzioni dei luoghi, città e montagne da lì visibili. La cima è stata dedicata a Giulia d’Angerio, fondatrice del CAI di Piedimonte Matese. L’escursione qui descritta è facile, si svolge tutta su un territorio carsico; ambiente roccioso, pietroso ed erboso con assenza totale di alberi. L’escursionista che ha deciso di trascorrere qualche giorno in un albergo di Campitello Matese, per allungare la gita, può partire direttamente a piedi dal piazzale dove si trova la chiesa e al ritorno può fare una deviazione per la Sorgente di Capo d’Acqua e l’inghiottitoio, in questo caso sono, tra andata e ritorno, circa 7 chilometri in più con un dislivello di 100 metri. Il sentiero, come tanti di questa zona, è segnato con poche bandierine bianco-rosse e di conseguenza bisogna fare un po’ di attenzione. Dalla cima, nelle giornate particolarmente limpide si possono osservare i due mari: il Tirreno e l’Adriatico. A parte i monti vicini come il Miletto, il Monte Mutria, il Lago del Matese si possono riconoscere la Maiella, il Corno Grande del Gran Sasso d’Italia, Napoli, il Vesuvio, Capri ed Ischia.

Il laghetto e Campitello Matese © Giuseppe Albrizio

Accesso

Da San Massimo (Campobasso) si seguono le indicazioni per Campitello Matese, strada Provinciale 106, si parcheggia nel largo piazzale, vicino alla chiesa, quota 1430 m. Oppure all’incrocio, prima di entrare nel largo spiazzo di Campitello, si prosegue lungo la Strada Comunale Costa Alta per 3 chilometri e si parcheggia all’incrocio a quota 1520 m.

Il sentiero per la Gallinola © Giuseppe Albrizio

Itinerario

A piedi, spalle alla chiesa, si attraversa il piazzale in direzione Sud-Est e, al bivio, alla fine dello slargo, si lascia la SP 106 che va a sinistra in direzione del borgo di San Massimo per seguire a destra la Strada Comunale Costa Alta. Percorsi 3 Km si giunge ad una biforcazione (1520 m, 0.45 h): la strada di destra scende verso un grande stazzo e la Sorgente Capo d’Acqua (la percorreremo al ritorno) quella principale continua verso la Sella del Perrone. Fin qui si può arrivare in auto risparmiando tra andata e ritorno 7 chilometri e un dislivello di 100 metri.

Uno sguardo indietro verso il Miletto © Giuseppe Albrizio

Trascurate ambedue le carrozzabili si segue un evidente sentiero che risale il costone Nord-Ovest della Gallinola. Ci sono anche le bandierine di vernice bianco-rosso del CAI. Più in alto la traccia tende a scomparire a causa dell’erba alta e dobbiamo affidarci ai segni del CAI, anche se in alcuni tratti sono sbiaditi o scomparsi del tutto. Giunti in un pianoro erboso (1704 m, 1.10 h) bisogna fare attenzione perché il sentiero “invitante” continua dritto, invece si lascia l’evidente traccia e si risale un costone erboso e pietroso a sinistra; più sopra si ritrovano i segni bianchi e rossi. Si arriva cosi su una dorsale secondaria dove c’è una recinzione composta da pali e filo spinato che delimita il confine tra la Regione Campania e Regione Molise (1797 m).

La Gallinola © Giuseppe Albrizio

Superato lo steccato si costeggia un pianoro, tenendolo in basso a destra, e poi si entra in una valletta erbosa che si segue fino alla fine uscendo sulla cresta Nord Nord-Ovest della Gallinola (1820 m, 1.40 h). Seguendo la dorsale si raggiunge prima la Punta Giulia (1917 m, 2.05 h) e poi la Gallinola (1923 m, 2.15 h).

Ritornati per la stessa via sulla Strada Comunale Costa Alta (1520 m, 3.20 h) si lascia la via principale che va a destra per proseguire a sinistra e scende in direzione Ovest nel pianoro sottostante dove c’è un grande stazzo. Sul costone di fronte si nota il punto dove fuoriesce l’acqua della Sorgente Capo d’Acqua, si attraversa su un ponte di legno il torrente formato dalla sorgiva e si va a curiosare cercando di avvicinarsi il più possibile, ma prestando molta attenzione (1480 m, 3.35 h). 

La copiosa sorgente di Capo d'Acqua © Giuseppe Albrizio

Visitata la sorgente si prosegue su una sterrata che scende lungo la valle (direzione Nord) e mantiene il torrente sulla destra; passate alcune prese dell’acquedotto si giunge presso un laghetto che si costeggia a destra. Appena superato il piccolo specchio d’acqua la strada si biforca, si entra nell’altopiano erboso di Campitello seguendo la via di destra (Nord-Est) per poi cambiare direzione, sinistra (Nord-Ovest, 1421 m). A circa metà dell’altopiano si deve fare una deviazione a sinistra lasciando momentaneamente la traccia delle jeeps. Superato un tratto con l’erba alta si giunge presso l’interessante inghiottitoio (417 m, 4.05 h). Ripresa la via facilmente si ritorna nei pressi della chiesa (1430 m, 4.15 h).

Particolare dell'inghiottitoio © Giuseppe Albrizio

Partenza e arrivo: Campitello Matese
Lunghezza: 12,5 km
Durata: 4.15 h
Difficoltà: E (sentiero parzialmente segnato con bandierine bianco rosse)
Punti d’appoggio: hotel, alberghi e ristoranti a Campitello 
Periodo Consigliato: maggio-novembre

https://www.openstreetmap.org/#map=14/41.4467/14.4060
 

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