Monte Miletto (2050 m)

La cima più alta del massiccio del Matese
La faggeta a nord del Monte Miletto © Giuseppe Albrizio

Campitello Matese è una nota stazione di sport invernali ed escursioni estive del Comune di San Massimo in provincia di Campobasso. In estate ci sono numerosi itinerari da percorrere a piedi, in mountain bike e a cavallo. Un percorso non difficile (anche se il terreno è in gran parte disconnesso con pietrai) e con dislivello non eccessivo è la salita alla cima più alta: il Monte Miletto. Si trova al centro del Massiccio del Matese che divide il Molise (province di Campobasso e Isernia) dalla Campania (Caserta). La parte più alta della montagna appartiene al Comune di Roccamandolfi (Isernia). Spettacolare è la vista dalla vetta, a Sud si nota il Lago del Matese, a Sud-Est la Gallinola e ad Ovest il Lago di Gallo. Nelle giornate con aria tersa in direzione Sud si vede il Vesuvio, il Mar Mediterraneo con le isole di Capri e Ischia. In direzione Nord-Est la Maiella, il gran Sasso e la costa del Mare Adriatico. L’escursione è facile e abbastanza veloce e lo possiamo classificare E se si percorre la stessa via andata e ritorno. Se si decide di prolungare la gita effettuando un anello, passando sotto la parete Nord del Miletto e visitando la Grotta delle Ciaole, dato che non esiste un vero e proprio sentiero segnato, deve essere classificato EE. La grotta è facilmente raggiungibile e si riconosce grazie a una croce di legno posta all’ingresso. Si dice che è rifugio dei lupi e delle cornacchie che vi nidificano. Questo posto, intrigante e misterioso è ricco d’acqua, esce dalla roccia a gocce, limpida, pura e fresca, e riempie delle piccole vasche naturali, è un vero spettacolo della natura.  

Il Monte Miletto visto da Campitello Matese © Giuseppe Albrizio

Accesso
Da San Massimo (Campobasso) si seguono le indicazioni per Campitello Matese, strada Provinciale 106, si parcheggia nel largo piazzale, vicino alla chiesa, quota 1430 m.

Itinerario
A piedi, spalle alla chiesa, si va a destra (sud), si attraversano gli impianti sciistici e si punta ad un’evidente sterrata che sale verso l’arrivo dell’ultima seggiovia chiamata Capo d’Acqua. Si tiene l’altopiano erboso di Campitello a sinistra, si passa accanto ad un’edicola sacra composta da un Crocifisso e da un Santuario in miniatura e si arriva alla base di partenza della seggiovia del Caprio.
Sempre verso sud la via, che è anche pista da discesa, inizia a salire, attraversa piccole macchie di bosco, compie alcune serpentine, passa sotto i piloni della seggiovia Capo d’Acqua e raggiunge l’arrivo dello stesso impianto (1697 m, 1 h). Si cambia direzione salendo verso Ovest e sempre su pista si raggiunge il Colle del Caprio dove giunge la seggiovia del Caprio (1848 m, 1.25 h).

Ancora nella stessa direzione lungo la dorsale est del Monte Miletto si raggiunge la cresta e la Croce. Se la giornata è molto ventilata (con vento proveniente da Nord) conviene rimanere a sinistra del crinale puntando direttamente alla croce di vetta (2050 m, 2 h).

La vetta del Monte Miletto © Giuseppe Albrizio

Dal Miletto si prosegue in direzione Nord, si passa un rudimentale bivacco (in cattive condizioni) e si arriva alla visibile casetta dove si trova il ponte radio dei Vigili del Fuoco. Passato l’impianto di telecomunicazione si notano i segni bianchi e rossi del sentiero E1; la via scende a mezza costa a sinistra del filo di cresta, a destra c’è l’anfiteatro est dove ci sono gli impianti sciistici. Si seguono antichi tralicci dell’alta tensione, alcuni atterrati. In fondo si nota un vecchio stazzo (il colore dell’erba che si trova nella recinzione è più verde di quella circostante). Raggiunto lo stazzo (1700 m, 3.15 h) il sentiero, qui segnato male, si biforca. Abbandonata la via E1 che va a sinistra si aggira il recinto in senso orario trovando subito una mulattiera (segnata da bandierine rosso-bianco) che prende la direzione nord-est e continua a scendere zigzagando tra roccette e pietraio fino a raggiungere il margine del bosco dove piega decisamente a destra (sud).

Si entra nella macchia e si inizia a traversare sotto la lunga parete Nord della montagna; raggiunto una pietraia (1580 m, 3.45 he) si abbandona momentaneamente il sentiero per seguire delle frecce rosse che in salita portano ai piedi della parete dove c’è l’interessante Grotta delle Ciaole (1650 m, tra andata e ritorno più visita 0.45 h, 4.30 h totali). Ripreso il sentiero, che ora prosegue verso Est, si esce dal bosco nel punto dove c’è l’arrivo, a sinistra, di un impianto di skilift e si notano i residence e gli alberghi di Campitello Matese. Seguendo la pista da sci, senza possibilità d’errore, si ritorna alla base di partenza (1430 m, 5 h).

La Grotta delle Ciaole © Giuseppe Albrizio

Partenza e arrivo: Campitello Matese
Distanza: 9 km
Durata: 5 h
Dislivello: +700 m
Difficoltà: E 
Punti d’appoggio: hotel, alberghi e ristoranti a Campitello 

https://www.openstreetmap.org/#map=14/41.4508/14.4016

-----