Monte Nero (981 m)

Il Sentiero dei Giganti
La sella all'inizio del Sentiero dei Giganti © Andrea Parodi

Il Sentiero dei Giganti si snoda ai piedi di alte pareti rocciose e vertiginosi torrioni, passando per cenge e pulpiti a picco sulla Valle Pennaváira: uno spettacolare paesaggio dolomitico a pochi chilometri dal mare di Albenga. Qualche tratto impervio e difficoltà di orientamento.

Accesso

Al casello di Albenga si va verso Garessio fino ad una rotonda dove si svolta a sinistra: superate due gallerie, si prende la diramazione per Pieve di Teco. Giunti all’ingresso di Ortovero, si devia a destra per salire a Castellaro, poi si prosegue a destra per Arnasco fino al Parco delle sculture di Rainer Kriester.

Il Giardino del Monte Nero © Andrea Parodi

Itinerario

Sul lato a monte della strada si sale per una rampa cementata, poi si continua per una ripida carrareccia fino ad un traliccio. Dopo un tratto in piano, con una breve discesa si raggiunge uno spiazzo, dove si prende a destra una sterrata che rimonta un poco marcato crinale. Seguendo il segnavia rombo rosso, si sale nei pressi del crinale fino al termine della carrareccia a quota 650 circa. Qui si prende la traccia di destra che traversa nel bosco fino ad un sentiero più marcato. Seguendolo a sinistra si guadagna una spalla erbosa in vista dello spartiacque tra Arroscia e Pennaváira. Si sale per ampi prati fino ad una carrareccia che, verso sinistra, porta sull’erbosa Sella 825 m (1.40 h). Da qui la vista si apre sulla Val Pennaváira, con le frazioni e le falesie di Castelbianco.

Presso un ometto di pietre si abbandona la carrareccia per imboccare un sentiero in dolce discesa sul lato Pennaváira: è l’inizio del Sentiero dei Giganti. Seguendo i segnavia rossi, si taglia alla base di un picco roccioso, poi si traversa con vari saliscendi ai piedi delle pareti calcaree, che si fanno via via più selvagge ed imponenti. Superato il cartello che indica i resti dell’antica Fornace di calce dei Giganti, si scende una balza rocciosa. Si costeggia alla base uno strapiombo giallastro e si raggiunge un impluvio boscoso. Superata una presa dell’acquedotto, si attraversano lastronate calcaree che offrono begli scorci sulla Val Pennaváira. Aggirato l’ultimo costone, si raggiunge il vallone fra Monte Nero e Castell’Ermo. Una malagevole traccia porta ad un’evidente cengia rocciosa, poi prosegue in salita passando sotto gli spettacolari torrioni del Giardino di Monte Nero, fino alla boscosa Colla di Curenna (885 m) sullo spartiacque Arroscia-Pennaváira. Si segue a sinistra il sentiero con il triangolo rosso vuoto, che taglia il versante Arroscia fino ad un bivio. Salendo a sinistra tra gli alberi si guadagna l’altopiano del Monte Nero. Un piccolo ometto in una radura indica il punto culminante (981 m, 3.50 h).

Seguendo il triangolo rosso, si procede sull’ampio crinale fra prati e alberi. In discesa si giunge ad una sella che si affaccia sui torrioni del versante nord. Si scende ad una seconda sella fra arditi pinnacoli, poi si sale sul Monte Pendino (923 m, centralina meteorologica), che precipita con impressionanti dirupi verso la Valle Pennaváira. Splendida vista sulla città e sulla piana di Albenga. Una ripida carrareccia riporta alla Sella 825 m, da cui si ritorna al Parco delle sculture di Rainer Kriester (5.40 h).

Il Monte Nero, Albenga e il mare, visti dal Castell'Ermo © Andrea Parodi

Partenza e arrivo: Parco delle sculture di Rainer Kriester (265 m)
Lunghezza: 12 km
Dislivello: + 1000 m
Durata: 5.40 h
Difficoltà: EE (escursionisti esperti) 
Punti d’appoggio: nessuno
Periodo consigliato: aprile-maggio e settembre-novembre

https://www.openstreetmap.org/#map=14/44.0864/8.0786

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