Sentiero Italia. I 1700 anni di storia del Santuario di Oropa

La Basilica Nuova di Oropa © Franco Mangione

Il Sentiero Italia CAI è un lungo, profondo viaggio nel paesaggio culturale delle montagne italiane. La tappa E43 ne è un esempio. Dal Rifugio Coda si cammina tra le nuvole nel tratto iniziale, per poi giungere a uno dei luoghi simbolo della storia alpina: il Santuario di Oropa.

Secondo la tradizione fu Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli ed evangelizzatore del Piemonte settentrionale, a nascondere (nell’anno 369) in una nicchia di un masso erratico (dove si trova ora la Cappella del Roc, costruita dei fedeli di Fontainemore nel XVIII secolo) una statua della Madonna proveniente da Gerusalemme e ritenuta opera dell’evangelista Luca. La leggendaria fondazione di un primo luogo di devozione cristiano a Oropa è molto significativa perché rispecchia il lungo e complesso processo di cristianizzazione dei luoghi di culto precristiani delle Alpi, come appunto quelli legati ai riti della fecondità e alle divinità femminili della terra, che avevano spesso nei massi erratici dei punti di riferimento fondamentali. 

Per la prima citazione documentaria bisogna attendere però diversi secoli: la chiesa di Santa Maria di Oropa è citata per la prima volta soltanto nel 1207 e proprio al XIII secolo è databile la statua della Madonna Nera conservata oggi nella Basilica Antica, è in particolare nel sacello, databile all’Alto Medioevo e quindi ascrivibile alla prima fase costruttiva, quella di poco seguente alla leggendaria fondazione di Eusebio. 

Il Santuario di Oropa continuò a cambiare nel corso dei secoli: le stratificazioni architettoniche rispecchiano le vicende storiche e religiose che lo hanno coinvolto nei secoli e che ne fanno uno dei più importanti santuari mariani italiani. Gli edifici attuali sono però quasi interamente successivi al XVII secolo. Il sacello della Madonna Nera è, come detto, l’unica struttura superstite del santuario altomedievale, mentre le colonne della Basilica Antica sono gli unici elementi sopravvissuti della chiesa costruita nel 1295. Proprio la Basilica Antica risale all’inizio del XVII secolo (1600-1637), periodo in cui avvenne anche la prima “Incoronazione” della statua della Vergine, avvenuta nel 1620. Nel XVII secolo fu costruito il Piazzale Sacro o Chiostro Grande, nel XVIII secolo il Primo Piazzale, mentre la monumentale Chiesa Nuova fu eretta tra il 1885 e il 1960. 

A fianco delle strutture del santuario sorgono anche le dodici cappelle del Sacro Monte di Oropa, anch’esso dedicato alla Madonna. Il Santuario è, ancora oggi, un punto di riferimento religioso, storico e turistico per tutto il biellese e il Piemonte settentrionale, meta di pellegrinaggi e processioni da numerosi borghi e per diverse comunità, anche se la più famosa è senza dubbio quella che parte da Fontainemone, in Valle di Gressoney, e che si conclude al santuario dopo aver valicato all’alba il Colle della Balma.