Cnsas, le regole per una maggiore sicurezza in caso di valanghe

il Soccorso alpino ha deciso di condividere una serie di consigli per muoversi in sicurezza
Nell’ultimo periodo, il Cnsas ha compiuto diversi interventi per soccorrere escursionisti travolti da valanga. Le forti nevicate che hanno colpito il nord italia insieme al conseguente innalzamento delle temperature e all’attività eolica possono provocare fenomeni di questo tipo, mettendo a rischio l’incolumità di escursionisti e scialpinisti. Per questo motivo, il Soccorso alpino ha deciso di condividere una serie di consigli per muoversi in sicurezza.

Operazioni preliminari

1- Scegliere la gita adeguata alle condizioni meteo-climatiche e nivologiche ed adeguata alle proprie condizioni psico-fisiche e tecniche e a quelle del gruppo con il quale ci si associa; 2-  Controllare il buon funzionamento dell’Artva con particolare riguardo alla carica delle batterie; 3- Controllare che la sonda da autosoccorso funzioni correttamente e che la pala sia in ordine; 4- Ascoltare e studiare attentamente le indicazioni del Bollettino Nivo-Meteorologico locale in riferimento alla località della gita; 5- Scaricare (se non già fatto) la app GeoResQ che, oltre a permettere in presenza di campo/traffico dati una veloce localizzazione, garantisce un migliore allettamento del sistema 118/Soccorso Alpino.

Prima di uscire di casa 

1- Provvedere ad indossare da subito l’Artva acceso in trasmissione sotto la giacca a vento o sotto altro indumento in uso; 2- Controllare da parte di tutti i componenti del gruppo, secondo le indicazioni della casa costruttrice, il corretto funzionamento dell’Artva sia in trasmissione sia in ricezione; 3- Controllare che gli sci (tavola, ciaspole o altra attrezzatura) siano scollegati dagli scarponi e che i bastoncini siano impugnati fuori dai laccioli 4- Controllare che tutti abbiano in dotazione pala e sonda individuale (per ogni soggetto deve esserci questa dotazione, va negata la logica di “una pala o una sonda ogni 3 è sufficiente per tutto il gruppo”. 5- Ricordare di indossare sempre abbigliamento pesante ed adeguato anche in presenza di temperature elevate

Durante l’escursione

1- Durante tutto il percorso, valutare con estrema attenzione ogni singolo pendio che si attraversa; 2-  In caso di sospetto e dubbio effettuare un test di stabilità del manto nevoso; 3-  Se l’esito è positivo (distacco su minima sollecitazione) sospendere la gita con onestà e senso di responsabilità per sé e gli altri componenti del gruppo;

In caso di travolgimento

1- Mantenere estrema calma ed aprire immediatamente gli attacchi ed ogni altro vincolo possa concorrere a determinare un “effetto ancora” (sci, bastoncini, snowboard, racchette da neve – ciaspole, ecc.); 2- Vincolare saldamente lo zaino alla vita a protezione del dorso. Lo zaino protegge, infatti, in ogni caso da urti e dal freddo, permette inoltre di aiutare con il proprio contenuto gli altri componenti del gruppo, se travolti; 3- Tentare di galleggiare opponendo, per quanto possibile, resistenza attiva alla neve; 4-  Se rimasti in superficie e se coscienti, a valanga ferma, controllare le proprie condizioni e le condizioni della propria attrezzatura, insieme ad una valutazione complessiva della situazione (pericoli ancora presenti, possibili successivi distacchi, ecc.). Contestualmente controllare immediatamente lo stato del proprio gruppo e/o di altre persone eventualmente presenti, se ci sono travolti e/o sepolti.

Dopo il travolgimento

1- Verificato a vista che non ci sono altri possibili distacchi, commutare l’Artva dalla modalità trasmissione a quella in ricezione ed iniziare la ricerca dei soggetti eventualmente sepolti; 2 - Contemporaneamente allertare immediatamente il numero 118 che provvederà a pianificare ed eseguire la missione di soccorso. Seguire quanto riportato in modalità allertamento. Questa operazione non deve durare più di 2-3’ al max; 3- Effettuare di seguito la ricerca “vista-udito”, verificando il campo della valanga con attenzione e registrando con cura ogni possibile anomalia; 4 - In caso di ritrovamento di oggetti (sci, bastoncini, vestiario, ecc.), questi vanno posizionati in modo stabile e visibile nello stesso posto in cui sono stati rinvenuti. Il 58% dei travolti da valanga non viene completamente sepolto. 5 - La ricerca “vista-udito” è, quindi, fondamentale, ogni piccolo rumore va dunque vagliato attentamente.

Per chi non è coinvolto nella valanga

1- Nella fase del distacco, memorizzare il punto di travolgimento ed il punto di scomparsa. Tali punti in base alla direzione del flusso di valanga possono indicare le zone di ricerca primaria; 2- Dirigersi, una volta accertata la possibilità di intervenire in sicurezza e valutato il punto di distacco in relazione al punto di travolgimento e il punto di scomparsa, nella zona valutata di ricerca primaria ed iniziare la ricerca con “Artva-vista-udito”; 3- Durante la ricerca, ogni oggetto rinvenuto (sci, bastoncini, vestiario, ecc.) segnerà anche il punto di sondaggio veloce. In caso negativo ogni oggetto vanno riposizionato in modo stabile e visibile nello stesso posto in cui è stato rinvenuto.

In caso di ritrovamento del soggetto sepolto

1-  In caso di esito positivo determinato da ricerca “Artva-vista-udito” e sondaggio, provvedere immediatamente alla spalare la neve accumulata, cercando di raggiungere prioritariamente la testa del sepolto; 2-  Fare estrema attenzione ad iniziare a spalare sempre a valle del travolto (si evita una pericolosa quanto inutile perdita di tempo qualora la neve a monte dovesse scivolare verso il punto di escavazione, oltre a facilitare le successive manovre di estrazione del soggetto sepolto). Valutare la presunta profondità del sepolto con la sonda ed iniziare a spalare a valle nell’ipotetica profondità del puntale della sonda; 3- Trovata la testa del soggetto sepolto passare a disostruire immediatamente le vie aeree da neve o altro presente, facendo attenzione a non causare danni al capo, muovendolo impropriamente; 4- In caso di incoscienza, di assenza di respiro e di attività circolatoria del soggetto sepolto, provvedere se addestrati, alla Rianimazione Cardio Polmonare (RCP); 5 - Provvedere, quindi, ad attuare tutte le misure necessarie a mettere iin ulteriore sicurezza il soggetto in relazione alle sue condizioni;

Come operare se non viene trovato il soggetto sepolto 

1- Continuare con decisione, nell’attesa dell’arrivo delle squadre del CNSAS, la ricerca nelle zone di accumulo, nelle eventuali curve formate dal flusso di valanga, a valle di alberi e/o massi presenti sul fronte di accumulo della valanga; 2- Memorizzare con precisione le modalità dell’evento e tutte le azioni di ricerca svolte e, all’arrivo delle squadre del CNSAS, comunicare quanto svolto sino ad allora;

Modalità di alltertamento 118/NUE 112

1- Fornire precisi dati identificativi del chiamante (nome, cognome, residenza), numero telefonico del dispositivo da cui viene effettuata la chiamata ed, eventualmente, di un altro apparecchio telefonico (potrebbero esaurirsi le pile del primo, potrebbe essere occupato, ecc.); 2- Fornire il numero esatto o presunto delle persone travolte e numero esatto o presunto delle persone sepolte; 3- Precisare il numero degli infortunati e delle loro condizioni, rispetto al loro stato di coscienza/incoscienza, difficoltà respiratorie, emorragie in atto, ecc… 4- fornire una descrizione sommaria dell’incidente con precisazione dell’ora in cui è accaduto; 5- Condividere il  luogo dell’incidente o riferimenti che possano rendere facilmente identificabile il posto, quali gruppo montuoso, versante, valle, canale, cresta, gola, quota e coordinate (in WGS84); 6- Fornire marca e modello di apparato Artva e/o altra tecnologia quale ad esempio Recco in possesso delle persone travolte e sepolte; 7- Descrivere le  condizioni meteorologiche del luogo e, in particolare, lo stato della visibilità; 8- Informare sull’esistenza di ostacoli in zona con particolare riferimento ad elettrodotti e teleferiche, ed ogni altro cavo sospeso che possa risultare di qualche impedimento; 9- Fornire la presenza di eventuali testimoni in grado di fare un’esatta anamnesi dell’accaduto:  - Avvenuta effettuazione di ricerca “vista-udito” e “Artva”; descrizione sommaria della valanga (dimensioni e caratteristiche) e punto del travolgimento e/o scomparsa (DX, SN, ALTO, BASSO, ecc.); Presenza di oggetti già estratti e loro localizzazione come da punto precedente; Altre notizie e particolari che possano facilitare l’intervento.