Il fischio d’allarme della marmotta, morbido quanto simpatico roditore che anima la vita delle praterie alpine.
Il volo regale dell’aquila, possente quanto agile, con i suoi impressionanti artigli e quel temibile becco adunco.
Il fragore dei sassi che rotolano smossi dalle corse di un branco di scaltri camosci.
Il pesante progredire dell’orso, il lavoro di squadra di un branco di lupi, la misteriosa presenza della lince: affascinanti carnivori noti a tutti ma che in pochi riescono a osservare.
Il temuto sibilare della vipera, interessata più ai topi che alla nostra ingombrante presenza.
Il volo acrobatico dello scoiattolo, fulmine tra i rami degli alberi.
Questi sono solo alcuni fermi immagine che ci portano immediatamente al mondo della montagna, perché la fauna è una delle componenti più emozionanti e coinvolgenti della sfera delle Terre Alte. Spesso, i ricordi dei fugaci avvistamenti degli abitanti di boschi e vette rimangono nella nostra mente per tutta la vita.
Il prossimo 4 ottobre si celebrerà la Giornata mondiale degli animali, istituita da Heinrich Zimmermann nel lontano 1925, quasi cento anni fa.
È questa una buona occasione per ricordare alcuni buoni comportamenti da tenere quando ci si avventura per foreste e creste rocciose.
Una prima regola è quella di evitare tutti quegli inopportuni e fastidiosi rumori che potrebbero spaventare inutilmente gli abitanti dell’habitat montano.
Inoltre, non si deve fornire cibo agli animali più confidenti. Ricordiamoci che quello che per noi è un goloso spuntino per un animale può essere un boccone velenoso, talvolta addirittura mortale. Se poi gli animali si dovessero abituare a ricevere cibo non sarebbero più in grado di procurarselo da soli.
E se troviamo un cucciolo apparentemente abbandonato? Non tocchiamolo! Il nostro odore, infatti, spaventerà la mamma che non sarà più in grado di riconoscerlo.
Ricordiamoci anche degli animali che sono a noi poco simpatici. Rispettiamoli, perché ognuno di loro ha un ruolo fondamentale nel complesso meccanismo che regola la vita degli ambienti montani.
Del resto, anche il grande Mahatma Gandhi disse che “la grandezza e il progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”. Per cui iniziamo a far pace con il concetto che noi, insieme a loro, abitiamo la stessa Terra e che, seppur non sempre facile, la convivenza basata sul rispetto e sul mantenimento di una sorta di equilibrio (per precario che sia) è e sarà sempre la scelta giusta.