Un anno di soccorsi

Il 2023 del CNSAS

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha pubblicato le statistiche sull’attività operativa svolta dai propri tecnici nel 2023. Un appuntamento annuale – quello con i dati del Soccorso Alpino e Speleologico – che fornisce, attraverso i numeri di interventi e incidenti, una sorta di fotografia su entità e modalità di frequentazione delle montagne italiane. 

Progressione su terreno misto © arch. CNSAS

Il 2023 in numeri

Iniziando la disanima con un giochino, possiamo delineare il profilo dell’utente medio del CNSAS: uomo di nazionalità italiana, tra i 50 e i 60 anni di età che si è procurato un infortunio lieve durante un’escursione nel mese di agosto. Una sorta di identikit che ci fornisce alcune informazioni sulle 12.365 persone soccorse dai tecnici nel 2023. Innanzitutto il Soccorso Alpino e Speleologico ha recuperato maschi nel 68,6% dei casi e donne nel 31,4%. L’82,1% erano italiani o italiane e solo il 10% soci del Club Alpino Italiano. 

Le attività svolte da chi ha subito un incidente sono l’escursionismo nel 42,5% dei casi, seguito dalla mountain bike (8%), alpinismo (6%), ricerca funghi (3,1%) e attività venatoria (0,8%). I periodi dell’anno in cui si concentra il maggior numero di interventi di soccorso sono i 4 mesi estivi, giugno-settembre, che totalizzano sostanzialmente lo stesso numero di interventi (49%) svolti durante i restanti 8 mesi dell’anno. Infine, le regioni in cui si concentra il maggior numero di interventi sono il Piemonte (17,4%), Valle d’Aosta (13,8%), Lombardia (12,7%), Provincia Autonoma di Trento (12,5%) e Provincia Autonoma di Bolzano (10,8%). 

Ripartizione soccorsi per Regione/Provincia autonoma © arch. CNSAS

A livello di gravità degli infortuni subiti dalle persone recuperate dal CNSAS, 7.622 sono stati i feriti e 491 le persone decedute, in leggera diminuzione rispetto al 2022 quando, oltretutto, non venivano conteggiati i numeri della Valle d’Aosta. 

Grafico stato sanitario persone soccorse © arch. CNSAS

I numeri del CNSAS

Nel corso del 2023 il Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuto su 12.349 missioni di soccorso. Rispetto all’organico complessivo del CNSAS, costantemente superiore ai 7.000 tecnici negli ultimi anni, nel 2023 sono state impegnate in operazione di soccorso oltre 206 mila ore/uomo suddivise in 33.852 giornate/uomo. Il dato più significativo è, dunque, quello dei 44.994 tecnici impegnati nelle varie missioni di soccorso, volontari che garantiscono un’attività operativa 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Importante, in questo contesto, anche l’impegno delle unità cinofile chiamate a operare 168 volte in eventi valanghivi e ricerca persone disperse.

Verricellata con barella e cordino antirotazione © arch. CNSAS

Le maxi-emergenze del 2023

Due gli interventi di carattere nazionale e internazionale che hanno caratterizzato l’operato 2023 del Soccorso Alpino e Speleologico. A maggio, le squadre del CNSAS hanno effettuato numerose operazioni di soccorso a seguito dell’alluvione che ha colpito il territorio dell’Emilia-Romagna. Agli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico locale, si sono aggiunti tecnici provenienti da Abruzzo, Alto Adige, Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Trentino: team specializzati e equipaggiati per intervenire in ambienti allagati.

Maxiemergenza alluvione in Emilia Romagna © arch. CNSAS

A settembre, nella serata di lunedì 11, si è invece concluso con successo il recupero di Mark Dickey, lo speleologo statunitense rimasto bloccato a circa 1000 metri di profondità nella grotta Morca, in provincia di Mersin, in Turchia. Le operazioni di soccorso, alle quali hanno preso parte diverse squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti dall’Italia, sono state particolarmente lunghe e complesse sia a causa della morfologia della grotta, sia delle condizioni fisiche dell’infortunato. Le operazioni di soccorso hanno impegnato complessivamente oltre 100 soccorritori, provenienti da circa 10 Paesi e per il recupero da -1000 metri sono state necessarie 60 ore.

Soccorso speleologico © arch. CNSAS

70 anni di storia

Il prossimo 12 dicembre il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico celebra i 70 anni di attività. Il CNSAS dal suo anno di fondazione - 1954 - ha effettuato 223.762 interventi soccorrendo 238.935 persone e impiegando per questa attività oltre 1 milione di suoi tecnici (1.068.583). Delle persone soccorse si contano 18.072 persone decedute, 140.929 persone ferite con vari gradi di gravità, 77.436 soggetti illesi e recuperati in imminente pericolo di vita, in condizioni di pericolo o a rischio di evoluzione sanitaria e 2.498 persone disperse.

Verricellata con barella © arch. CNSAS